Come diventare commercialista?



Ti senti a tuo agio con registri, numeri, normative e vorresti diventare un commercialista? Se ti interessa svolgere attività di consulenza in ambito economico, qui troverai alcune informazioni pratiche per intraprendere questo percorso.

Chi è e cosa fa un commercialista?

Il dottore commercialista, o semplicemente commercialista, è una figura che esercita attività di consulenza in ambito fiscale, commerciale, societario e professionale. Inoltre, gestisce anche una serie di mansioni, per esempio tenere la contabilità, organizzare il bilancio di esercizio, disporre e gestire la dichiarazione dei redditi, redigere libri contabili, eseguire perizie tecniche e svolgere revisioni amministrative.

Altre attività che un commercialista può svolgere:

  • Consulenza ad aziende: il commercialista informa le aziende sulle variazioni delle normative, suggerisce quali strategie fiscali seguire, gestisce la redazione del bilancio e della dichiarazione dei redditi, svolge registrazioni contabili, si occupa della contabilità del cliente;
  • Consulenza a persone: il commercialista si occupa della dichiarazione dei redditi e della situazione economico-finanziaria dei cittadini;
  • Affianca le start-up: valuta le prospettive di espansione e sviluppo, si occupa di tutti gli aspetti fiscali consigliando le soluzioni più adeguate a nuovi progetti di impresa, propone un’organizzazione e un’assistenza legale adeguata, effettua pianificazioni di budget;
  • Rappresenta enti o imprese nell’ambito della giurisdizione tributaria: appronta i documenti per verificare la situazione tributaria dell’azienda e tutela gli interessi del cliente.

Come puoi già osservare, si tratta di un lavoro di grande responsabilità e precisione. Ma vediamo meglio il percorso di studi.

Cosa studiare per diventare commercialista?

Quale facoltà universitaria scegliere? Qui il percorso è ben definito dall’inizio: è necessaria una laurea magistrale o specialistica in Economia. In particolare, dal 1 gennaio 2008, per potersi iscrivere al registro dei praticanti dottori commercialisti (nella fattispecie sezione A dell’Albo) è imprescindibile possedere una Laurea Magistrale:

  • Laurea in economia (vecchio ordinamento);
  • Laurea specialistica in scienze economiche;
  • Laurea specialistica o magistrale in scienze economico – aziendali;
  • Laurea in scienze dell’economia e della gestione aziendale.

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Differenze tra commercialista ed esperto contabile

Se ci si ferma alla laurea triennale, non è possibile diventare commercialista, ma si può svolgere la professione di esperto contabile e iscriversi alla sezione B dell’Albo (i commercialisti, come abbiamo visto, sono iscritti nella sezione A).

Ma qual è la differenza tra questi due ruoli professionali, oltre al titolo di studio triennale o magistrale e all’iscrizione in una differente sezione dell’Albo? Dal punto di vista professionale e della normale gestione contabile, non ci sono quasi differenze. Tuttavia, rispetto ai commercialisti, gli esperti contabili non possono:

  • Presenziare in rappresentanza presso le commissioni tributarie;
  • Spostare quote societarie;
  • Esercitare attività di revisione contabile dei capitali delle società, a meno di non essere anche revisore legale dei conti.

Per poter esercitare regolarmente la propria professione, entrambe le figure professionali devono svolgere un periodo di tirocinio, sostenere un Esame di Stato ed essere poi iscritti all’apposito Albo. Vediamo meglio.

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Come funziona il praticantato per diventare commercialista?

Una volta terminati gli studi, un passaggio necessario nel percorso per diventare commercialista è svolgere un tirocinio formativo o praticantato. Sono 18 mesi di tirocinio da svolgere presso lo studio di un commercialista professionista iscritto all’Albo da almeno 5 anni, anche se per tale tirocinio non è prevista retribuzione. Tuttavia, alcuni professionisti riconoscono al praticante un rimborso spese, a propria discrezione.

Ciascun praticante possiede un libretto sul quale sono riportati tutti gli argomenti affrontati durante il tirocinio e le attività svolte. Il Consiglio dell’Ordine può stabilire di convocare il tirocinante per accertare che abbia effettivamente assimilato tutto ciò che è stato annotato sul suo libretto.

Il candidato commercialista o esperto contabile comincia il proprio periodo di praticantato con l’iscrizione nel registro dei tirocinanti, nella Sezione A per i dottori commercialisti, nella Sezione B dell’Albo per gli esperti contabili. Il tirocinio può essere praticato anche contemporaneamente agli studi per conseguire la Laurea Magistrale.

L’esame di Stato per diventare commercialista

Affrontare e superare l’Esame di Stato è l’ultimo passo prima di potersi iscrivere all’Albo professionale. Ciascun esame si articola in due prove scritte, una prova pratica e una prova orale, tuttavia è diverso per chi vuole diventare dottore commercialista (iscrizione alla Sezione A dell’Albo) rispetto a chi intende diventare esperto contabile (Sezione B).

Esame di Stato per diventare commercialista (sezione A)

  • Prima prova (scritta): chi provenga dalla sezione B dell’Albo ne è esentato. Le materie d’esame sono ragioneria generale e applicata, tecnica bancaria, revisione aziendale, tecnica professionale e finanza aziendale, tecnica industriale e commerciale;
  • Seconda prova (scritta): prevede materia come diritto commerciale, diritto privato, diritto tributario, diritto fallimentare, diritto del lavoro e della previdenza sociale, diritto processuale civile.
  • Terza prova (a carattere pratico): prevede la redazione di atti riguardanti il contenzioso tributario;
  • Prova orale finale: verte sulle materie argomenti delle prove scritte, inoltre comprende sistemi informativi e informatica, economia, statistica, matematica, politica economica, deontologia professionale e legislazione.

Esame di Stato per diventare esperto contabile (sezione B)

  • Prima prova scritta: include materie come contabilità generale, contabilità analitica e di gestione, , disciplina dei bilanci di esercizio e consolidati, controllo della contabilità e dei bilanci;
  • Secondo prova scritta: prevede diritto civile e commerciale, diritto fallimentare, diritto tributario, economia politica aziendale, diritto del lavoro e della previdenza sociale, informatica e sistemi di informazione e informatica, matematica e statistica, principi fondamentali di gestione finanziaria;
  • Terza prova pratica: prevede una esercitazione sulle materie incluse nella prima prova scritta;
  • Prova orale: ha come argomenti le materie delle prove scritte, inoltre include anche legislazione e deontologia professionale e aspetti teorico-pratici inerenti alle attività svolte nel corso del tirocinio.

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