Come diventare giudice?



Vorresti diventare un giudice? La strada è lunga e dovrai armarti di pazienza, buona volontà, motivazione e… studiare parecchio per affrontare diversi concorsi. Se ti chiedi come diventare giudice, in linea di massima il percorso è questo:

  • Laurea in Giurisprudenza
  • Requisiti fondamentali
  • Ulteriore titolo di studio
  • Concorso magistratura
  • Tirocinio finale.

Vediamo insieme l’iter di studio per diventare un giudice.

Chi è e cosa fa un giudice?

Il giudice è un’autorità super partes (cioè sopra le parti) che pratica la funzione giurisdizionale. In parole semplici, si occupa di applicare in maniera imparziale le leggi dello Stato con lo scopo di amministrare la giustizia. Per chi riveste questo ruolo, la giustizia deve essere al primo posto, senza influenze o condizionamenti. Proprio per questo motivo, per diventare giudice è necessario lavorare secondo tre sostanziali principi:

  • Imparzialità;
  • Equità;
  • Indipendenza.

In base all’argomento sul quale si pronuncia, il giudice può essere definito con diversi appellativi:

  • Costituzionale.
  • Civile.
  • Penale.
  • Contabile.
  • Tributario.
  • Militare.
  • Amministrativo.

Il giudice non svolge un ruolo di mediatore tra le parti, pertanto non deve individuare un punto di incontro tra le due parti. Il suo dovere è precipuamente stabilire ed emettere un giudizio che rispetti la legge e ne sia conforme.

Il percorso per diventare giudice

Con queste premesse, scopriamo ora insieme come diventare giudice. Il percorso è piuttosto tortuoso e impegnativo, e inizia con il conseguimento di una laurea in Giurisprudenza a ciclo unico (dura cioè cinque anni).

La laurea in Giurisprudenza è nota per richiedere un grande sforzo mnemonico: codici, leggi, date, ecc. Per questo tra i nostri corsi online troverai alcuni corsi utili a migliorare le tue capacità di memorizzazione.

Per esempio, puoi provare il corso di Memoria e Apprendimento Rapido:

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Oltre a questo necessario titolo di studio, te ne occorrerà anche un altro tra questi possibili:

  • Diploma presso una Scuola di Specializzazione per professioni legali (SSPL) con una durata di 2 anni;
  • Riconoscimento di uno stage di 18 mesi presso gli Uffici giudiziari;
  • Riconoscimento di un tirocinio di 18 mesi presso l’Avvocatura dello Stato;
  • Dottorato in discipline giuridiche della durata di minimo 3 anni;
  • Ottenimento dell’abilitazione all’esercizio dell’avvocatura (qui ti spieghiamo come diventare avvocato).

Quali requisiti occorrono per diventare giudice?

Possedere i titoli di studio visti finora non è ancora sufficiente. Infatti, per diventare giudice è necessario anche essere possedere ulteriori, importanti requisiti:

  • Cittadinanza italiana;
  • Fedina penale pulita;
  • Pieno godimento dei diritti civili e politici;
  • Non essere stati dichiarati non idonei al concorso per tre volte.

Qual è la differenza tra giudice e magistrato?

La figura del magistrato è associabile in tutto e per tutto a quella del giudice? Non esattamente. Infatti, mentre il magistrato è una figura professionale che fa parte della magistratura ordinaria in quanto vincitore di un concorso, il giudice è invece quel magistrato che, secondo la legge, ha il potere di giudicare una controversia (di vario tipo: penale, civile, amministrativa o tributaria). Qui il nostro articolo di approfondimento su come diventare magistrato.

Infatti, non tutti i magistrati sono abilitati al ruolo di giudicanti: parliamo, ad esempio dei pubblici ministeri, magistrati a tutti gli effetti e che non svolgono il compito di giudicare, ma sono preposti a svolgere le indagini e rappresentare la pubblica accusa in tribunale, nel giudizio penale.

Tipologie di giudici e magistrati

Il pubblico ministero è una delle declinazioni della professione di magistrato. Questa figura si occupa sostanzialmente di indagare su un crimine in affiancamento alla polizia giudiziaria avviando, quando necessario, il processo penale, durante il quale eserciterà il ruolo della difesa o dell’accusa.

In particolare, il pubblico ministero appartiene alla categoria dei magistrati togati: queste figure sono dipendenti pubblici che esercitano la funzione giurisdizionale a tempo indeterminato. Il magistrato o giudice togato è nominato attraverso un concorso pubblico.

Esiste poi anche la figura del magistrato onorario, cioè colui il quale esercita la professione solo per un determinato periodo. Per questo incarico non percepirà retribuzione, ma solo un’indennità per l’attività esercitata. Svolgono questo ruolo, ad esempio, il giudice onorario di tribunale, il giudice di pace, il giudice ausiliario di Corte d’appello e numerosi altri.

Il bando di concorso per diventare giudice ordinario di tribunale

La figura del Giudice Onorario di Tribunale (nota anche come GOT) si occupa di processi penali e civili quando la competenza della sentenza è attribuita a un organo monocratico e non a un collegio (quindi a una sola figura e non a un gruppo di giudicanti).

Il concorso per diventare GOT avviene per titoli, ed è sempre consigliabile controllare periodicamente il sito ufficiale del CSM, ossia il Consiglio Superiore della Magistratura: i bandi sono pubblicati ogni tre anni.

Benché non siano necessari ulteriori titoli oltre alla laurea in Legge (e altri requisiti di carattere squisitamente morale e civilistico, come per esempio come non avere condanne penali pendenti e avere la cittadinanza italiana), sono ritenuti titoli preferenziali ai fini della graduatoria anche questi che elenchiamo:

  • L’esercizio di funzioni giudiziarie, anche in un periodo già passato.
  • L’esercizio dell’avvocatura.
  • L’esercizio della professione di docente di materie giuridiche nelle università o nelle scuole superiori.
  • L’esercizio del ruolo di dirigente delle cancellerie giudiziarie, segreterie, enti pubblici o amministrazioni pubbliche
  • Possedere un diploma biennale di specializzazione legale.