Come diventare insegnante?



Molte persone coltivano il desiderio di accedere all’insegnamento, anche se il percorso non è immediato. Vediamo insieme come muoversi e quale iter seguire.

Quali titoli sono necessari per insegnare?

Per diventare insegnanti nelle scuole italiane è necessario conseguire:

  • Aver conseguito il titolo di studio di accesso all’insegnamento, ossia la Laurea.
  • Aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento.

Come conseguire il titolo di studio di accesso all’insegnamento

Chi è in possesso dei soli titoli di accesso all’insegnamento (Laurea) può essere inserito nelle graduatorie di Istituto in terza fascia, solo per ottenere incarichi di supplenza a tempo determinato. Le graduatorie hanno una durata triennale e sono aggiornate in seguito all’emanazione di decreti specifici.

Conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento

L’abilitazione all’insegnamento consente di essere inseriti in seconda fascia nelle graduatorie di Istituto, per incarichi di supplenza a tempo determinato. Inoltre, il requisito dell’abilitazione consente di partecipare a concorsi per titoli ed esami, dalle cui graduatorie si attinge ogni anno per l’immissione in ruolo a tempo indeterminato. Le suddette immissioni in ruolo a tempo indeterminato attingono per il 50% alle graduatorie ad esaurimento e per il 50% a graduatorie concorsuali per i posti annualmente vacanti.

Titoli per accedere all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria 

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, i titoli di accesso all’insegnamento sono già abilitanti e sono i seguenti:

  • Laurea in Scienze della formazione primaria, sia di vecchio ordinamento, sia di nuovo ordinamento.
  • Diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale (consente di insegnare solo nella scuola dell’Infanzia) o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico ottenuti entro l’anno scolastico 2001-2002 (secondo il Decreto Ministeriale 10 marzo 1997).

Titoli per accedere all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado

Per ciò che concerne la scuola secondaria di I e II grado, è necessario accumulare 24 crediti formativi in discipline di ambito antropologico, psicologico, pedagogico e metodologico; questi CFU possono essere conseguiti sia durante il corso di laurea (triennale, magistrale, specialistica), sia tramite corsi post-lauream, al termine dei quali si svolgerà un esame scritto con risposte a scelta multipla.

Abilitazione all’insegnamento per scuola dell’infanzia e primaria

Per la scuola primaria e dell’infanzia, l’abilitazione si ottiene al termine di un corso di laurea magistrale di cinque anni (Scienze della Formazione primaria), che comprende anche un tirocinio. Questa abilitazione consente l’inserimento in seconda fascia nelle graduatorie di Istituto per l’ottenimento di incarichi a tempo determinato e la partecipazione a Concorsi per titoli ed Esami.

Abilitazione all’insegnamento per scuola secondaria di I e II grado

Ecco come funziona il sistema di reclutamento dei docenti delle scuole secondarie.

Concorso a Cattedre

È possibile partecipare per una sola classe di concorso, anche se il titolo di Laurea consente di accedere a più classi di concorso. Il requisito per concorrere per una sola classe di concorso è il possesso della laurea, unitamente al possesso dei 24 crediti formativi in ambito antro- psico- pedagogico e metodologico da conseguire attraverso specifici corsi universitari o extra- universitari.

Per le classi di concorso di pertinenza degli insegnanti tecnico- pratici non è richiesto il possesso dei suddetti 24 crediti formativi. Sono i cosiddetti ITP, ossia Insegnanti Tecnico- Pratici. Si tratta di un particolare profilo di insegnante che si differenzia da quello teorico per via delle sue competenze specifiche tecnico-pratiche.

Questo insegnante svolge la propria docenza nei laboratori degli istituti tecnici secondari. Gli ITP sono gli unici, nella scuola secondaria, a poter accedere all’insegnamento con il solo diploma; tuttavia, gli unici diplomi a essere considerati abilitanti sono quelli specificati nella Tabella B del D.P.R. del 14 febbraio 2016 n. 19, alla voce “Regolamento delle classi di concorso”. Ognuno di questi diplomi dà accesso a una classe di concorso ITP. Nella fattispecie si tratta di:

  • Diploma di Maturità tecnica o professionale;
  • Diploma di primo livello in alta formazione artistica, musicale e coreutica.

In questo caso, occorre fare distinzione tra due differenti procedure:

  1. La prima procedura riguarda la selezione per ottenere il titolo di sostegno. Per partecipare alle selezioni per la specializzazione nell’insegnamento di sostegno è necessario possedere il titolo di a una delle classi di concorso previste e possedere i suddetti 24 crediti formativi nelle discipline di ambito antropo-psico-pedagogiche e metodologiche; in alternativa si può accedere avendo già l’abilitazione su una classe di concorso (in questo caso non servono i 24 cfu).
  2. La seconda procedura è finalizzata a diventare insegnante di ruolo per i posti di sostegno. Può partecipare al concorso per il sostegno chi possieda uno tra i seguenti requisiti:
  • Titolo di accesso a una classe di concorso, i 24 crediti formativi e la specializzazione nel sostegno;
  • Abilitazione per una classe di concorso e specializzazione su sostegno.

Altre informazioni sui posti per il concorso

La prossima procedura di concorso sarà organizzata su base nazionale e i posti saranno individuati su base regionale. Rimane confermato che i posti saranno individuati in relazione alla necessità. Gli insegnanti dovranno scegliere una sola regione nella quale partecipare al concorso e, come già accennato, sarà possibile scegliere una sola classe di concorso per grado (dunque una classe di concorso per le medie e una per le superiori), oltre che per il sostegno.

I concorsi sono sicuramente uno dei principali scogli per chi ambisce al posto da insegnante e, oltre a una buona dose di fortuna, richiedono uno studio assiduo e fortemente orientato alla memorizzazione di molte nozioni.

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Come si forma la graduatoria

La graduatoria di merito sarà organizzata con un numero di partecipanti pari ai posti previsti dal bando per la specifica regione di riferimento (ossia quella per la quale si è concorso). I vincitori potranno accedere al percorso annuale di formazione e dovranno rimanere quattro anni nella scuola di assegnazione, prima di poter richiedere la mobilità. Gli insegnanti che, pur avendo superato le prove, non rientrano tra i vincitori, otterranno comunque l’abilitazione.