Corso: definizione, significato e breve storia dall’antichità all’e-learning



Molti di noi, ad oggi, hanno la possibilità di arricchire e approfondire le proprie conoscenze e competenze attraverso corsi specifici online, erogati in differenti modalità. Sta prendendo sempre più piede, e con successo, la modalità e-learning, di cui parleremo diffusamente. Ma come siamo arrivati a questo punto? Come la formazione tradizionale sta lasciando spazio alla formazione a distanza? Lo scopriamo in questo articolo.

Breve storia dell’istruzione per punti fondamentali

L’istruzione per come la intendiamo noi si è sviluppata lungo un articolato percorso durato secoli, fino ad arrivare alla nostra attuale esperienza di e-learning e ai corsi online che tutti noi conosciamo.

Sono davvero tanti gli ambiti di formazione e arricchimento delle proprie competenze: per esempio, suCORSI.it è possibile trovare un catalogo di oltre 200 corsi su differenti ambiti, come ad esempioBenessere,Business,Competenze digitali,Comunicazione,Crescita personale,Design e arti visive,Digital marketing,Educazione finanziaria e molto altro. Ti consigliamo di fare un tour virtuale sul nostro sito, per scoprire tutto ciò che potrebbe esserti utile sulla piattaformadi formazione numero 1 in Italia con oltre 500mila iscritti. 

Nel frattempo, vediamo le tappe salienti della storia dell’e-learning:

  • Nell’antichità, l’insegnamento della lettura e della scrittura è funzionale a scopi pratici (commerciali) o religiosi.
  • Nella Grecia classica, gli studi superiori ateniesi seguono gli insegnamenti dei maggiori filosofi del tempo: Aristotele con il suo Liceo (diverso dal nostro attuale), Socrate, Platone con la sua Accademia e i sofisti.
  • Le istituzioni medievali europee ripercorrono la divisione delle materie delle scuole romane del I e del II secolo del Trivio e del Quadrivio.
  • Tra XI e XII secolo nascono le Università, per approfondire materie diverse: per esempio, il diritto a Bologna, la teologia e la filosofia a Parigi e Oxford.
  • metà del XVI secolo si diffondono le scuole dei Gesuiti: elaborano la Ratio Studiorum, riprendendo un metodo scolastico romano.
  • Con l’Illuminismo, le scuole di ogni ordine e grado diventano statali e laiche, obbligatorie e gratuite per tutti. Il concetto illuminista dell’istruzione aveva un intento del tutto nuovo: l’alfabetizzazione delle masse e una cittadinanza consapevole e responsabile.

Nei prossimi paragrafi capiremo qualcosa di più sulla formazione a distanza.

Educazione e comunicazione a distanza

Tra educazione e comunicazione c’è sempre stata una stretta interdipendenza, poiché l’atto educativo è un atto di relazione e di interazione tra persone.

Le innovazioni tecniche nell’ambito della comunicazione hanno spesso influito sulle modalità didattiche e formative.

La presenza fisica e la condivisione spazio-temporale tra chi educa e chi impara ha rappresentato un riferimento costante nella formazione e nella didattica, e spesso è ancora considerata (con alcuni pregiudizi) la modalità più valida ed efficace per imparare.

Tuttavia, la storia della comunicazione ha dimostrato come siano possibili dialoghi educativi a distanza (basti pensare agli epistolari scritti a scopo educativo e istruttivo, come le lettere di Platone a Dionigi di Siracusa o le famose lettere di S. Paolo alle comunità cristiane).

La formazione a distanza dagli anni Ottanta in poi

La consapevolezza vera e propria dell’esistenza di una formazione a distanza come ambito a sé stante dell’educazione si fa strada solo dagli anni Ottanta, quando cade in disuso anche l’espressione fino ad allora prevalente di “educazione per corrispondenza”.

È però dagli anni Novanta che l’educazione a distanza ha un notevole incremento, con l’avvento di Internet, sia dal punto di vista delle applicazioni concrete sia coniugandosi alle riflessioni teoriche sulla natura della conoscenza e della formazione.

Infatti, la diffusione delle reti telematiche induce un ripensamento degli stessi modelli dell’autoformazione e della formazione a distanza.

Proprio in questi anni emerge un ambito di riflessione teorica sulla formazione in rete, indicato con differenti espressioni (on-line learning, online education, e-learning, computer mediated distance learning, web based learning), fino al prevalere dell’espressione e-learning.

La questione dell’educazione a distanza investe soprattutto i sistemi per l’alta formazione (universitaria e postuniversitaria) sottoposti negli ultimi trent’anni a una profonda trasformazione che ha visto prevalere un’utenza di massa, formata da studenti di varie età, di diversa provenienza culturale e sociale, situazione lavorativa, residenziale o appartenenti a categorie con bisogni speciali.

Nell’ottica di rispondere a queste esigenze, si è posta al centro del discorso un’offerta formativa più articolata ed estesa (openflexible learninglifelong learning, e-learning).

In particolare si afferma il concetto di lifelong learning, l’idea cioè di una formazione al di là dei limiti spazio-temporali tradizionalmente imposti dai sistemi educativi, ed “estensibile”, ossia fruibile in tempi differenti e modi differenti dalle lezioni frontali dell’insegnamento tradizionale.

In pratica, la richiesta che viene avanzata è di implementare sistemi di apprendimento “dislocabili” e accessibili da ogni luogo. Garantire a tutte le persone un apprendimento secondo le proprie necessità, rispettando i tempi e i bisogni di ciascuno in ogni condizione, tempo e luogo è la sfida con cui la società contemporanea si sta confrontando. A questo punto nei programmi entra in gioco l’e-learning.

La linea temporale dell’e-learning

Prima di chiamarsi e-learning, la formazione online veniva identificata con il termine FAD (formazione a distanza). Questo termine definiva l’insieme delle attività didattiche svolte all’interno di un progetto educativo senza la compresenza di docenti e discenti nello stesso luogo.

In base alle modalità di comunicazione e al tipo di supporto comunicativo impiegato, possiamo individuare quattro diverse generazioni.

1. Prima generazione di FAD

Per parlare della primissima generazione di FAD è necessario andare indietro nel tempo fino al 1837, in Gran Bretagna, quando Isaac Pitman diede vita al primo corso per corrispondenza di stenografia. Il corso ebbe così tanto successo che Pitman fondò, nel 1843, la Phonographic Correspondence Society. Nel 1951 nacquero i primi corsi per corrispondenza, indetti dalla Scuola Radio Elettra.

2. Seconda Generazione di FAD

Qui siamo tra il 1960 e il 1990; oltre al servizio postale, i corsi di formazione avvengono tramite nuovi supporti come audiocassette, videocassette, floppy disk o cd-rom. La pubblicità di questi corsi arriva agli studenti anche grazie alla televisione.

3. Terza Generazione di FAD

Come abbiamo visto poco fa, in questi anni l’educazione inizia ad associarsi al supporto di Internet. Il computer è uno degli strumenti più importanti a sostegno della formazione online; nascono software specifici per la gestione automatizzata dei processi di autoformazione. Si può iniziare già a definire questi tipi di corsi come e-Learning.

4. Quarta Generazione di FAD

In seguito alla diffusione di Internet, prende piede un tipo di apprendimento impostato sulla rete globale. In questo modo, si comprendono i vantaggi della formazione a distanza, grazie a tutte le potenzialità degli strumenti di internet.

Parallelamente, il web evolve, dando vita a un ambiente sempre più interattivo e collaborativo.
Quest’ultimo periodo è uno dei più importanti per la formazione in modalità e-Learning. I corsi online sono considerati validissimi corsi formativi di successo.

È stato proprio così che gli utenti hanno iniziato ad approcciarsi a una forma di apprendimento a distanza non tradizionale, che potesse colmare lacune e arricchire le proprie competenze in ottica professionale.

Inoltre, dato che la comunicazione si svolge in un contesto digitale, rispetto alla didattica in presenza ci sono nuove possibilità.

Per esempio, i materiali di natura digitale possono essere modificati e integrati: ciò consente di riutilizzare con facilità il lavoro già fatto, anche da altre persone, e rimodulare percorsi didattici in nuove forme individualizzabili e personalizzabili.

E proprio con il web 2.0, si ha uno spostamento della centralità dell’apprendimento verso la personache impara. Vengono dunque valorizzati lo scambio e la comunicazione tra i partecipanti: è nato un nuovo modello.