Come diventare amministratore di condominio?



Il ruolo professionale dell’amministratore di condominio è sempre più centrale e rappresenta un grosso punto di riferimento per chi abita in uno stabile con molti appartamenti, poiché la gestione delle questioni di interesse comune è spesso oggetto di disaccordi e trattazioni.

Per diventare amministratore condominiale è indispensabile possedere specifici requisiti, aver seguito un corso di formazione iniziale e seguire periodici corsi di formazione, per essere sempre aggiornati e informati sulle più recenti normative e disposizioni. Scopriamo insieme l’iter per poter svolgere con successo questa professione.

Di cosa si occupa l’amministratore di condominio?

Le principali mansioni dell’amministratore di condominio sono le seguenti:

  • Accertarsi che sia rispettato regolamento del condominio ed eventualmente redigere il regolamento stesso, se non ancora esistente;
  • Redigere il bilancio preventivo e consuntivo e occuparsi di riscuotere le quote condominiali;
  • Convocare e organizzare le assemblee, applicando le relative deliberazioni;
  • Espletare gli adempimenti fiscali (come per esempio la presentazione della certificazione unica dei redditi oppure la certificazione dei redditi dei sostituti di imposta);
  • Tenere aggiornato il registro dei verbali e quello della contabilità.

Una vera e propria sorta di gestione aziendale.

Quali prerequisiti tecnico- pratici possedere?

Chi aspiri a diventare amministratore di condominio dovrebbe prima di tutto possedere i seguenti requisiti:

  • Deve godere dei diritti civili.
  • Deve avere la fedina penale pulita (assenza di condanna per delitti contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, l’amministrazione della giustizia, il patrimonio o l’assenza di condanna per qualunque delitto non colposo per il quale è prevista la pena della reclusione tra due anni e cinque anni).
  • Assenza di inabilitazione o interdizione.
  • Assenza di annotazione del proprio nominativo nell’elenco dei protesti cambiari.
  • Non bisogna essere stati sottoposti a misure di prevenzione definitive oppure bisogna essere stati riabilitati.

Tutti i precedenti requisiti sono stati sanciti dall’articolo 71-bis delle disposizioni per l’attuazione del codice civile, in seguito alla riforma del 2012.

Sono necessarie doti caratteriali particolari?

L’amministrazione condominiale è un’attività professionale che prevede l’interrelazione con le persone e una certa prontezza nel saper fronteggiare situazioni contingenti, emergenze, proteste, richieste particolari, oltre che dirimere eventuali dissapori. Quindi sarebbe ideale possedere queste caratteristiche personali:

  • Sapersi relazionare gentilmente e cortesemente con i condomini;
  • Riuscire a organizzarsi e a coordinare la propria attività, in modo da essere sempre pronti a gestire le emergenze dei condomini;
  • Essere in grado di mediare e risolvere le liti che si possono instaurare tra vicini di casa;
  • Essere capaci di risolvere svariate problematiche che possono sorgere negli stabili amministrati.

Insomma sono essenziali capacità comunicative e una buona dose di leadership. Per questo potrebbero tornarti utili queste due sezioni della nostra offerta formativa:

Titoli di studio e corso per amministratore di condominio

Chi aspira a diventare amministratore di condominio deve essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado (ad esempio il diploma di ragioneria).

Quanto alla formazione universitaria, non è richiesta, anche se una Laurea in ambito giuridico o economico può essere utile e fornire un bagaglio conoscitivo interessante.

Inoltre, è necessario aver frequentato un apposito corso di formazione propedeutica della durata di almeno 72 ore. Al termine del corso, la formazione continuerà: infatti è prevista anche una formazione periodica in materia condominiale, della durata di almeno 15 ore all’anno, da completare entro l’8 ottobre di ogni anno.

I corsi per diventare amministratore di condominio vengono erogati da diversi enti, associazioni, presso varie sedi in tutta Italia o eventualmente anche online da remoto. Compatibilmente con le proprie disponibilità economiche, è sempre consigliabile fare un’attenta valutazione tra qualità prezzo e scegliere il corso che preveda un arricchimento maggiore e una preparazione completa.

Infatti, la professione dell’amministratore di condominio prevede la risoluzione di problematiche talvolta anche complesse, che spaziano dal diritto civile, al diritto amministrativo, alla ragioneria, al diritto ambientale.

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Un’eccezione: la formazione del condomino – amministratore

In alcuni casi, è previsto che il ruolo di amministratore non sia svolto da un vero e proprio professionista, bensì da uno dei condomini dello stabile.

In questo caso, non è necessario svolgere né la formazione iniziale né quella periodica. Non è nemmeno richiesto il possesso del diploma di scuola secondaria superiore, ma rimane imprescindibile il rispetto di tutti i precedenti requisiti richiesti dalla legge.

La nomina dell’amministratore condominiale

Chi desidera diventare amministratore di condominio deve inoltre sapere che la nomina di questa figura professionale è obbligatoria solo per gli stabili con più di otto condòmini, mentre negli altri casi è solo facoltativa.

La scelta è effettuata a maggioranza qualificata, cioè tramite il voto affermativo di un numero di intervenuti nell’apposita assemblea, che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio.

Lavorare come amministratore condominiale

La professione di amministratore di condominio può essere svolta in via esclusiva o contemporaneamente ad altre attività. Ciò dipende dal tempo che si sceglie di dedicare a questa professione. In ogni caso, si tratta di un lavoro di grande responsabilità, che richiede un’ampia disponibilità e reperibilità per gestire le varie emergenze che si possono verificare nei diversi stabili.