Come diventare pompiere



Vorresti diventare vigile del fuoco? Non è certo una professione come un’altra, anzi, implica una buona dose di coraggio, sangue freddo, senso pratico e senso del dovere! Ma come diventare pompiere? È necessario partecipare al concorso pubblico periodicamente indetto dal Ministero degli Interni. Questo concorso è aperto a tutti i civili di sesso maschile e femminile interessati a entrare nelle Forze Speciali dei Vigili del Fuoco. Scopriamo di più.

Chi è e cosa fa il pompiere?

Il pompiere o vigile del fuoco è una figura professionale che fa parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Si occupa soprattutto dello spegnimento degli incendi. Tuttavia, oltre a questa mansione fondamentale, il pompiere svolge anche altri compiti, come ad esempio la difesa civile e la salvaguardia delle persone in differenti situazioni emergenziali. Cosa intendiamo per “situazione di emergenza”? Possono essere le più disparate: piene ed esondazioni dei fiumi, frane, alluvioni, crolli strutturali, terremoti.

Le mansioni del vigile del fuoco

Abbiamo accennato ai compiti principali di un vigile del fuoco, che adesso approfondiremo. Come dicevamo, principalmente il vigile del fuoco si occupa di incendi. Anche l’altro nome col quale è nota questa figura professionale, “pompiere”, comunica lo stesso concetto: deriva infatti dal francese pompier, che allude alla pompa di spegnimento del fuoco. Ma di cosa si occupa un pompiere quando non c’è nessun incendio da domare? Ecco i principali incarichi del pompiere:

  • Soccorso in tutte le situazioni di emergenza come per esempio crolli strutturali, terremoti, frane e alluvioni, o anche in caso di incontrollabile rilascio di energia, fughe di gas.
  • Prevenzione degli incendi. Questa funzione serve a perseguire gli obiettivi di salvaguardia della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni architettonici, culturali e ambientali tramite la promozione, la predisposizione e l’applicazione di misure, accorgimenti e provvedimenti volti a evitare l’insorgenza di un incendio o a limitarne le conseguenze.
  • Predisposizione dei piani di difesa civile a livello territoriale e nazionale. Per esempio, i pompieri accorrono nel caso in cui un controllore di volo chiamasse e informasse di un incidente aereo.

Requisiti per diventare vigile del fuoco

Per diventare pompiere è necessario essere in possesso di alcuni requisiti di base, in particolare:

  • Avere un’età compresa tra 18 e 30 anni (l’età si alza a 37 anni per i pompieri volontari);
  • Avere la patente B (automobile);
  • Non aver riportato condanne penali o avere precedenti;
  • Essere in pieno possesso di tutti i diritti politici e civili;
  • Aver conseguito almeno la licenza media;
  • Essere di sana e robusta costituzione;
  • Essere in pieno possesso delle proprie facoltà mentali.
  • Capacità natatorie.

Iter formativo per diventare pompiere

Per diventare pompiere non è richiesto un titolo di studio particolare, infatti è sufficiente la licenza media. Non sono necessari laurea o diploma di scuola superiore. Tuttavia, nel posizionamento della graduatoria del concorso, possedere un titolo di studio più alto della licenza media offre la possibilità di ottenere un punteggio più elevato.

Ulteriori requisiti

Il limite di altezza per entrare nelle Forze Armate è stato revocato dal D.P.R. 207/2015 e i parametri che considerati per entrare a far parte dei Vigili del Fuoco attengono solo alla prestanza fisica.

L’idoneità dei requisiti fisici e psicologici viene verificata mediante una specifica visita medica alla quale i candidati dovranno sottoporsi una volta avviato il percorso concorsuale.

Inoltre, è ormai obbligatorio e vincolante per il personale operativo saper nuotare. Infatti, durante situazioni di alluvioni o altri disastri idro-geologici, il personale preposto al soccorso agisce spesso in luoghi dove è frequente il rischio di cadere in acqua.

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Il concorso per diventare pompiere

Il concorso per diventare vigile del fuoco è articolato più prove. In particolare, i candidati dovranno affrontare una prova pre-selettiva con domande a risposta multipla su argomenti che riguardano la scuola dell’obbligo e quesiti di tipo deduttivo, logico e di pensiero analitico.

Dopo questa prima pre-selezione, si dovrà affrontare un test motorio-attitudinale, utile all’accertamento dei requisiti fisici necessari allo svolgimento delle attività lavorative. Nello specifico, bisognerà essere in grado di saper utilizzare i mezzi operativi e le attrezzature, e di possedere prontezza di riflessi ed efficienza fisica, sia su terra, sia in acqua.

La prova orale finale

Una volta superate queste due prime prove, si dovrà sostenere un colloquio finale a conclusione del concorso. In questa sede saranno valutati nel punteggio anche i titoli di studio eventualmente posseduti dai candidati.

Gli argomenti del colloquio riguarderanno le competenze e l’organizzazione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le discipline inerenti al titolo di studio richiesto per la partecipazione al concorso (licenza media) ed elementi di informatica di base.

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Diventare pompiere: cosa fare dopo il concorso

Dopo aver superato il concorso pubblico, si accede a una fase di formazione della durata di 12 mesi e articolata in 9 mesi di formazione teorica e 3 mesi di tirocinio pratico.

Spettano al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, anche se non in via esclusiva, le attività di formazione e addestramento di tutti i soggetti coinvolti nel contesto professionale.

Alcuni argomenti dei corsi di formazione interni:

  • Incendio e prevenzione incendi;
  • Protezione antincendio e procedure da adottare in caso d’incendio;
  • Esercitazioni pratiche per imparare l’utilizzo di estintori portatili, idranti, naspi e dispositivi di protezione individuale.

Dopo la fase di formazione e una volta trascorsi 5 anni dall’inizio effettivo dell’attività professionale, si potrà procedere con l’avanzamento di carriera per diventare pompiere qualificato, esperto o coordinatore. Inoltre, sarà possibile entrare a far parte di nuclei specializzati o accedere a posizioni dirigenziali e amministrative.