5 esempi di biohacking per comprenderlo davvero e diventare un biohacker



Se ti è capitato di imbatterti nella parola Biohaking e vuoi capirci qualcosa in più, sei nel posto giusto. Qui scoprirai cosa significa biohacking e che cosa fa un biohacker.

Inoltre, imparerai anche quali sono le tecniche di biohacking più utilizzate tramite alcuni esempi semplici e facilmente comprensibili, che potrai cominciare a sperimentare fin da subito. Iniziamo.

Biohacking: che cos’è e come nasce

Biohacking è una parola composta da “biologia” e “hackeraggio”, si tratta di un movimento, nato recentemente in America e attualmente diffuso in tutto il mondo, che ha come idea di base quella di modificare alcune condizioni del proprio corpo e la propria mente per ottimizzare le proprie prestazioni.

Il biohacking si basa sul principio che il nostro organismo è un sistema complesso ma modificabile, e che possiamo intervenire su di esso con vari metodi per renderlo più efficiente, sano e longevo.

Questo movimento comprende correnti più e meno estreme. C’è chi si limita ad effettuare alcune pratiche sicure e salutari per migliorare il proprio stato di salute (wellness biohacking) e chi, invece, cerca di modificare il più possibile alcuni “difetti” dell’organismo umano, ricorrendo a trattamenti spesso rischiosi e invasivi (DIY biology).

Biohacking: 5 esempi facili per comprenderlo davvero e scoprirne i vantaggi

Per capire meglio cosa sia il biohacking, vediamo alcuni esempi pratici che possiamo applicare nella nostra vita quotidiana. Questi esempi rientrano nella categoria del wellness biohacking, ovvero quella che punta a migliorare la salute e il benessere senza ricorrere a tecniche invasive o rischiose.1

1. Digiuno intermittente

Il digiuno intermittente è una pratica alimentare che consiste nell’alternare periodi di digiuno a periodi di alimentazione normale. Il digiuno può durare da poche ore a diversi giorni, a seconda del protocollo scelto.

Si può scegliere, infatti, di digiunare per qualche ora al giorno o per qualche giorno a settimana. In base alle proprie preferenze e alle proprie condizioni fisiche.

Questa pratica di biohaking ha diversi benefici per la salute, ad esempio, è utile per dimagrire e tenersi in forma, regolare la glicemia, migliorare la sensibilità all’insulina, ridurre lo stress ossidativo e migliorare anche la funzione cognitiva e la memoria.

2. Integrazione alimentare con nootropi

I nootropi sono sostanze che migliorano le capacità cognitive, come la memoria, l’attenzione, la creatività e l’umore. Alcuni nootropi sono di origine naturale, come il ginkgo biloba, il bacopa monnieri, la rodiola rosea e il tè verde. Altri sono di origine sintetica, come il modafinil e il piracetam.

L’integrazione alimentare con nootropi è una forma di biohacking che mira a potenziare le funzioni cerebrali e a prevenire il declino cognitivo. Tuttavia, bisogna prestare attenzione alla qualità, alla dose e agli effetti collaterali dei nootropi, e consultare sempre un medico prima di assumerli.

3. Uso di dispositivi di monitoraggio

Un altro esempio di biohacking è l’uso di dispositivi tecnologici che permettono di monitorare i propri parametri biologici, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, il livello di ossigeno nel sangue, la temperatura corporea, il ritmo circadiano, il sonno, l’attività fisica e lo stress. Questi dispositivi possono essere indossabili, come gli smartwatch, i braccialetti fitness e gli anelli intelligenti, oppure non indossabili, come le bilance smart e i termometri digitali.

L’uso di dispositivi di monitoraggio ha lo scopo di raccogliere dati sulla propria salute e sul proprio stile di vita, e di analizzarli per trarre informazioni utili a migliorare le proprie abitudini e le proprie scelte.

Ad esempio, si può scoprire che si dorme meglio se si va a letto prima o dopo una certa ora, che si ha più energia se si fa una certa attività fisica o se si mangia un certo cibo, che si è più produttivi se si lavora in un certo ambiente o con una certa musica.

4. Dopamine fasting

Il dopamine fasting è una pratica che consiste nel ridurre o eliminare temporaneamente le fonti di stimolazione che provocano un aumento della dopamina nel cervello.

La dopamina è un neurotrasmettitore che regola il piacere, la motivazione e la ricompensa. Tuttavia, un’eccessiva esposizione a stimoli dopaminergici può causare una riduzione della sensibilità dei recettori della dopamina, rendendo più difficile provare soddisfazione e felicità. Ciò, ovviamente, può condizionare molto il proprio benessere psicofisico.

Il dopamine fasting ha lo scopo di riportare il cervello a un livello normale di sensibilità alla dopamina, e di ridurre la dipendenza da fonti artificiali di piacere, come i social media, i videogiochi e la pornografia.

Il dopamine fasting può essere praticato in diversi modi, a seconda della durata e dell’intensità. I benefici di questa forma di biohaking, secondo pareri medici e stando alle opinioni di chi l’ha testata, sono diversi: migliora la produttività e la concentrazione, aumenta la creatività e la velocità di apprendimento, riduce ansia, stress e depressione e aumenta l’autostima.

5. Meditazione

La meditazione è una pratica millenaria che consiste nel focalizzare l’attenzione sul presente, sul respiro, sul corpo o su un mantra, al fine di calmare la mente e raggiungere uno stato di consapevolezza e di armonia. Anche in questo caso, i benefici per il corpo e per la mente sono notevoli.

La meditazione, infatti, può rafforzare il sistema immunitario, favorire la crescita di nuove cellule cerebrali, migliorare l’umore, combattere l’insonnia, aumentare la concentrazione e ridurre lo stress e l’ansia.

Prima di scoprire come imparare a fare meditazione, però, dovrai scegliere la tipologia di meditazione che più pensi possa essere affine alle tue esigenze. Esistono, infatti, differenti tipologie di meditazione, come ad esempio, la mindfulness, la vipassana o la zen.

Biohacking: quali sono i rischi?

Come hai potuto vedere, il biohacking ha molti vantaggi, tuttavia, non è privo di svantaggi. Prima di tutto, bisogna considerare i rischi che si corrono per la salute e per la sicurezza quando si usano tecniche invasive e complesse. Tra le tecniche di biohaking, infatti, rientrano anche l’editing genetico con CRISPR, l’emotrasfusione e il trapianto di cellule staminali.

Queste tecniche possono avere effetti indesiderati piuttosto gravi e poco prevedibili, inoltre, sono anche molto costose. Tuttavia, le tecniche di Biohacking classiche, come quelle citate in precedenza, sono piuttosto sicure e ben tollerate dagli organismi sani.

Corsi online di biohacking

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