Ti sei mai chiesto cosa pensano davvero le persone con cui parli? Ti piacerebbe scoprire se ti stanno dicendo la verità o se nascondono qualcosa? Se la risposta è sì, allora devi conoscere il segreto delle microespressioni facciali. Imparare a riconoscere e decifrare le microespressioni ti permetterà, infatti, di capire cosa provano davvero le persone che hai intorno e con cui stai parlando, migliorando la tua comunicazione non verbale, la tua empatia e la tua persuasione. Qui scoprirai cosa sono le microespressioni facciali, come riconoscerle e perché possono essere una risorsa preziosa nella tua vita lavorativa, personale e sentimentale. Iniziamo.
Cosa sono le microespressioni facciali?
Le microespressioni facciali sono brevissime espressioni del viso che durano da un quindicesimo a un venticinquesimo di secondo e che rivelano le emozioni nascoste o represse di una persona. Sono involontarie, cioè non possono essere controllate o simulate consapevolmente, e universali, cioè uguali in tutte le culture e le popolazioni umane. Le microespressioni sono state scoperte negli anni ’60 dai ricercatori Haggard e Isaacs, che le osservarono in dei filmati di psicoterapia (a tal proposito potrebbe tornarti utile anche capire come imparare la psicologia delle persone e decifrarle). Successivamente, sono state oggetto di studio approfondito da parte del famoso psicologo Paul Ekman, e dell’esperto di mimica facciale Wallace V. Friesen, che dimostrarono l’esistenza e l’importanza delle microespressioni facciali in vari contesti, come la rilevazione della menzogna, la comunicazione interpersonale, la sicurezza e la giustizia.
Quante e quali sono le espressioni del viso secondo Ekman?
Secondo Ekman e Friesen, esistono sette emozioni di base che si manifestano con delle espressioni facciali specifiche e riconoscibili: gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto, sorpresa e disprezzo. Queste emozioni sono innate e correlate a dei processi biologici che attivano dei muscoli del viso in modo coordinato e rapido.Ekman e Friesen hanno sviluppato un sistema di codifica delle espressioni facciali chiamato FACS (Facial Action Coding System), che permette di identificare e classificare i movimenti dei 43 muscoli facciali coinvolti nelle espressioni emotive.Ogni movimento muscolare è chiamato Unità di Azione (AU) e può essere combinato con altri per formare delle Configurazioni di Azione (AC), che rappresentano le diverse emozioni. Ad esempio, la gioia è codificata come AC6+12, che significa che sono attivi i muscoli che sollevano gli angoli della bocca (AU12) e quelli che stringono gli occhi (AU6).Le microespressioni sono delle versioni ridotte e veloci delle espressioni di base, che appaiono quando una persona cerca di nascondere o sopprimere un’emozione. Per riconoscerle, bisogna prestare attenzione ai cambiamenti improvvisi e fugaci nel viso dell’interlocutore, soprattutto nella zona degli occhi e della bocca.
Perché è importante riconoscere le microespressioni facciali?
Riconoscere le microespressioni facciali può essere molto utile per capire cosa provano e pensano davvero le persone con cui interagiamo e per smascherare eventuali bugie. Infatti, queste ci danno informazioni preziose sulle emozioni autentiche e inconsce degli altri, che spesso non corrispondono a ciò che dicono o mostrano con le espressioni volontarie.Questo può aiutarci a migliorare la nostra comunicazione non verbale, a creare rapporto e fiducia con gli altri, a prevenire o risolvere conflitti, a negoziare con successo, a persuadere o influenzare gli altri, a valutare la credibilità o l’affidabilità di una persona e a comprendere meglio noi stessi e le nostre reazioni emotive.Imparare a decifrare le microespressioni facciali può, quindi, tornare utile in diversi ambiti della vita, come in amore, sul lavoro, nei rapporti di amicizia e in famiglia.
Come riconoscere le microespressioni facciali: 3 step per iniziare
Riconoscere le microespressioni facciali non è facile, ma si può imparare con la pratica e l’allenamento. Ci sono alcuni passaggi da seguire per migliorare la nostra capacità di leggere il volto altrui, ecco quali sono.
1. Imparare le espressioni di base
Il primo passo per riconoscere le microespressioni facciali è conoscere le sette emozioni di base e le relative espressioni facciali, usando il sistema FACS di Ekman o altri metodi simili. Bisogna memorizzare i movimenti muscolari che caratterizzano ogni emozione e saperli riconoscere sul viso di una persona.
2. Osservare attentamente il viso
Il secondo passo è prestare attenzione al viso dell’interlocutore, cercando di cogliere i cambiamenti rapidi e sottili che si verificano durante una conversazione. Bisogna focalizzarsi soprattutto sugli occhi e sulla bocca, che sono le zone più espressive e meno controllabili del viso. Inoltre, bisogna tenere conto del contesto, del tono di voce, del linguaggio del corpo e delle parole usate dalla persona, per avere una visione più completa e coerente della situazione.
3. Interpretare le microespressioni
Il terzo passo è interpretare le microespressioni che si osservano, confrontandole con le espressioni di base e cercando di capire quale emozione stanno comunicando. Bisogna essere cauti e non saltare a conclusioni affrettate, ma verificare le nostre ipotesi con altre fonti di informazione o con domande aperte. Inoltre, bisogna essere consapevoli dei nostri pregiudizi e delle nostre aspettative, che possono influenzare la nostra percezione e la nostra interpretazione delle microespressioni. Se vuoi capire se sai o meno riconoscere le microespressioni facciali ci sono diversi test che puoi trovare online, come quello presente su psicologi-psicoterapeuti.it.
Corsi online per riconoscere le microespressioni facciali
Se vuoi approfondire il tema delle microespressioni facciali e imparare a riconoscerle e decifrarle in modo corretto, potresti optare per un corso online, che puoi seguire anche se hai poco tempo a disposizione, quando e dove vuoi.Ad esempio, su CORSI.it potresti trovare quello che fa al caso tuo, come il corso Come scoprire le bugie osservando le microespressioni (insegnato dal docente di psicologia della Polizia di Stato), nel quale imparerai come capire se il tuo partner, i tuoi figli, i tuoi colleghi o i tuoi amici ti stanno mentendo.
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